Cosa si intende con sicurezza psicologica (psychological safety) negli ambienti lavorativi? Il costrutto si riferisce a quanto una persona percepisce come pericoloso o vantaggioso l’assumersi rischi interpersonali nel posto di lavoro.
Ad esempio, se un dipendente di una certa azienda ritiene che la sua nuova idea sarà accolta con diffidenza o, peggio, sarà ridicolizzata dai colleghi, possiamo dire che in quell’ambiente vi è una scarsa sicurezza psicologica. Quando non è presente la paura del giudizio, le persone pensano di meno alle possibili conseguenze negative dell’esporre una propria idea ed i loro contributi risultano vantaggiosi sia per l’azienda sia per i lavoratori stessi, i quali sentono una crescente motivazione e percepiscono una maggiore qualità dei rapporti interpersonali.
Come evidenziato nell’immagine, vi sono diversi elementi che favoriscono la creazione di un ambiente lavorativo psicologicamente sicuro: tra questi spiccano la percezione di supporto da parte dei colleghi e la chiarezza nella definizione dei ruoli. Gli effetti concreti della promozione di una crescente sicurezza psicologica sono una maggiore condivisione di informazioni tra lavoratori, una maggiore soddisfazione per il proprio lavoro e la messa in atto di comportamenti di apprendimento sempre più sofisticati ed efficaci.
In questo senso, i dirigenti giocano un ruolo molto importante nel coltivare un clima lavorativo che faccia emergere in modo tangibile la percezione di sicurezza psicologica tra i lavoratori.
Come un vero e proprio coach, colui che ha il ruolo di leader all’interno del contesto organizzativo deve assicurarsi che i ruoli e le responsabilità siano sempre chiari e condivisi e, attraverso un atteggiamento curioso e stimolante, deve saper mostrare apertura verso nuove prospettive e tolleranza nei confronti degli errori.